L’imponente e monumentale chiesa parrocchiale di Caprino, raccoglie come in uno scrigno, innumerevoli opere d’arte architettoniche, pittoriche e scultoree, e anche arredi sacri.
Risale al 9 agosto del 1767 la posa della prima pietra della nuova chiesa, costruita su disegno dell’architetto caprinese Adriano Rossi. I lavori patrocinati dal principe Almerico Gonzaga videro inizialmente la partecipazione dell’intera popolazione guidata dal parroco Giovanni Antonio Panzani. In seguito si verificarono dei problemi ed i lavori furono sospesi, anche con il parroco don Giacomo Soave, successore di Panzani, riprendendo solo nel 1774 sotto la guida del nuovo parroco don Giuseppe Giuliari.
Questo completò la chiesa e la benedisse nel 1781. La consacrazione avvenne con il vescovo Morosini, l’8 ottobre 1786, mentre la facciata fu completata solo nel 1803.
Nel 1788 la chiesa di Caprino ebbe il titolo di Basilica.
Negli anni 1985-86, infine, con il parroco don Emilio Furlani, si ebbero importanti interventi di restauro e di consolidamento, testimoniati dalla scritta incorniciata nella controfacciata sopra il portale e dalla lapide posta nel bicentenario della sua consacrazione.
La chiesa possiede numerosi affreschi e diversi altari.
Una sua grande peculiarità è la Vasca ottagonale di A.Tinelli.